“I fratelli nemici” da F. Schiller
Regia di Giampiero Cicciò

 

“…Cicciò ci conduce nel freudiano mondo della pazzia, laddove gli individui non hanno né luogo né tempo, ma solo sentimenti e sensazioni, peraltro distorti da un male intimo che accomuna potenti e umili, poveri e ricchi, uomini e donne, in una solitudine fatta di egoismo che è lo stato d’animo all’origine dei più efferati crimini di oggi e di sempre… Uno spettacolo che con acuta sapienza si accosta alla quotidianità che ci fa tutti ‘fratelli nemici’… Una visione e elaborazione scenica di grande qualità poetica… Materiale d’epoca per uno spettacolo estremamente moderno… Convinti applausi dal pubblico”.
Domenico Danzuso (La Sicilia)

 

“…l’ottimo Giampiero Cicciò con mano registica fantasiosa ritaglia l’universo malato dei protagonisti… Trionfa un’umanità perversa, che gira intorno a se stessa, chiusa alla luce… Movimenti rallentati ed esplosioni improvvise in un clima di perenne allucinazione”.
Flavia Bruni (Secolo d’Italia)

 

“…bella e complessa tragedia, trova, nella scrittura scenica del regista, nuova linfa vitale… tra realtà e delirio”.
Nello Pappalardo (Giornale di Sicilia)

 

“Cicciò ha mirato all’essenziale spostando l’azione in un ambiente praticamente indatabile, quasi da incubo, immergendo i personaggi in una squallida atmosfera ospedaliara per simboleggiare la perenne patologia che domina i sentimenti umani… Effetti suggestivi di slow-motion… Ottimo spettacolo… Ce ne fossero di proposte come questa!”.
Michele La Spina (Gazzetta del Sud)

 

 

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