"Ragazzi di vita" di
Pier Paolo Pasolini
(drammaturgia Emanuele
Trevi)
Regia di
Massimo Popolizio
"... e la seduzione
impacciata dell’intellettuale poeta che spasima
inutilmente per un ragazzino, lasciandosi
trascinare nei bassifondi di Roma. Un
personaggio questo, che tira in ballo Sandro
Penna ed è interpretato in modo davvero
magistrale da Giampiero Cicciò, che riesce a
sorvegliare anche l’esasperazione".
Alessandra
Berocco (L'Unità)
"...è bravissimo
Giampiero Cicciò nel ruolo del Froscio, sospeso
tra un quasi straniamento brechtiano e una
commovente adesione tragica".
Andrea
Porcheddu (Gli Stati Generali)
"...si spiano le goffe molestie a un omosessuale
reso con cura minuziosa da Giampiero Cicciò".
Rodolfo di Giammarco (Repubblica)
"Il Froscio,
personaggio del quale Giampiero Cicciò riesce a
incarnare alla perfezione il desiderio, la
fristrazione e la paura".
Paola Polidoro
(Il Messaggero)
"Giampiero Cicciò si duplica
nell’interpretazione del suo Er Froscio
sgranandolo con astuzie vocali e al tempo stesso
offrendolo criticamente, con allusività".
Maricla Boggio (Critica teatrale)
"Particolarmente
convincente Giampiero Cicciò in uno dei
personaggi evidentemente meglio descritti e
compresi da Pasolini: Er froscio"
Giuseppe Bucci
(Corriere dello spettacolo)
"Giampiero
Cicciò regala un Froscio dalle sfumature intense
e toccanti".
Patrizia
Vitrugno (Il Grido)